Introduzione all'Intervista e Cenni biografici e bibliografici su Grazia Marchianò
Ad Aprile 2024, in occasione della fine del ritiro di meditazione sulla Creatività Spontanea guidato da Tenzin Wangyal Rinpoche, organizzato da Ligmincha Italia presso l’Eremo di Ronzano di Bologna, sarebbe stata prevista un’intervista della Prof.ssa Grazia Marchianò a Tenzin Wangyal, programmata ed organizzata diversi mesi prima del ritiro, ma ahinoi il prematuro trapasso di Grazia ne ha poi impedito la realizzazione. A causa di questa dipartita anzitempo il 12/04/2024, il Consiglio di Ligmincha Italia insieme a Rinpoche e ad altri amici e collaboratori, hanno poi deliberato invero di imbastire comunque l’intervista per onorarne la memoria. L’intervista è avvenuta presso l’Eremo di Ronzano il giorno 20/04/2024.
Facciamo però un passo indietro. Grazia Marchianò prima di essere stata una grande amica di Tenzin Wangyal per diverse decadi e socia onoraria di Ligmincha Italia, è stata una grande accademica italiana nota soprattutto per i suoi lavori dediti all’Opera Omnia del marito defunto Elémire Zolla, nonchè per i suoi interessi ad approfondire le filosofie e tradizioni spirituali orientali e la realizzazione spirituale dell’individuo in contrapposizione all’era moderna ipertecnologica ed in decadimento di valori culturali.
Grazia, già Ordinario di Estetica e Storia e Civiltà dell’India e dell’Asia Orientale all’Università di Siena-Arezzo, ha iniziato la sua carriera accademica all’Università della Calabria. Nel 2004 ha ricevuto la laurea honoris causa alla Open University di Edinburgo. E’ specialista negli East-West Studies, svolgendo ricerche sul campo in India e in Giappone, con particolare riguardo all’irradiazione del Buddhismo filosofico dall’India al Tibet, all’Estremo Oriente. Ha soggiornato a lungo in India presso la scuola di maestri dell’Advaita Vedanta, poi in Giappone è stata iniziata al lignaggio tantrico giapponese Shingon.
Nel 2023 le è stato conferito il “Premio Montale per la Letteratura” con la seguente motivazione:
“Marchianò è una dei pochi studiosi in Italia che conoscono la filosofia dell’Occidente e non ignorano quella dell’Oriente e che, essendo esperti della seconda, non disprezzano la prima, e ha anche il grande merito di avere avuto una chiara visione di come le due civiltà possano completarsi a vicenda“.
Marchianò non è solo una rigorosa conoscitrice delle vie euroasiatiche alla conoscenza, ma come dimostra nel suo ultimo libro “Interiorità e Finitudine: la coscienza in cammino. Orizzonti euroasiatici” (Rosenberg & Sellier 2022) è anche in grado, come scrive la bizantinista Silvia Ronchey “di mettere in luce i punti di tangenza che le antiche dottrine dei veggenti vedici, dei Maestri del Tao, dei Buddhisti e dei monaci Zen, senza dimenticare gli studi dei presocratici, di Platone e certi mistici bizantini, hanno con i nuovissimi studi sulla mente e sulla coscienza svolti dal fisico-matematico britannico e Premio Nobel Sir Roger Penrose e dall’anestesiologo e neurobiologo statunitense Stuart Hameroff”.
Lo stesso anno è stata iniziata anche al Buddhismo Bön da Khenchen Tenpa Yungdrung Rinpoche ed entra nel Comitato dei Garanti di Jamtse Ling Centro Rimé per il Dharma Non Settario.
Autrice di una decina di volumi con vari editori e di altrettanti d’impronta accademica, ha diretto collane di estetica comparata e orientalistica presso svariati editori italiani e internazionali. Suoi saggi sono pubblicati in ERANOS Yearbook nn.70, 72, 74, 75, su «Spring. A Journal of Archetype and Culture», n.92, su «Temenos Academy Review» n.19 e in Octagon “La ricerca della totalità”, Scientia nova, Gaggenau 2017. Dal 1977 è stata compagna di vita, di pensiero e di studi di Elémire Zolla (che aveva conosciuto nel 1969-70 all’epoca in cui egli era segretario dell’Istituto Accademico di Roma, e che sposò nel 1980) fino alla sua morte nel 2002. Già presidente dell’Associazione Italiana di Estetica (AISE), ha fondato e presieduto l’Associazione Internazionale di Ricerca Elémire Zolla (AIREZ) allestendo 5 fascicoli della rivista «Conoscenza Religiosa» nuova serie (2010-2012) e il Convegno internazionale “Labirinti della mente. Visioni del mondo. Il Lascito intellettuale di Elémire Zolla nel XXI secolo” (Società Bibliografica Toscana, Sinalunga 2012). E’ stata anche responsabile del Fondo Scritti Elémire Zolla e autrice della biografia intellettuale dello scrittore “Il Conoscitore di Segreti” (Marsilio, Venezia 2012). Presso questo editore cura e analizza l’Opera Omnia dello scrittore, riconosciuta dall’UNESCO Bene Immateriale dell’Umanità, assieme ai 67 fascicoli della rivista “Conoscenza Religiosa” (1969-1983), donati all’Accademia Vivarium Novum a Villa Falconieri, Frascati, assieme alla Biblioteca di circa 10.000 volumi e all’Archivio Zolla. Grazia Marchianò conclude con queste parole un’intervista a un noto quotidiano italiano “purtroppo oggi parole come “esoterismo”, “spiritualità”, “mistica”, “risveglio” sono inquinate da tutto quello che l’Occidente ci ha messo dentro. Bisogna guardare le cose come sono, è questo il maggior insegnamento di Zolla.
Quanto al buddhismo giapponese, è molto diverso da quello indiano. Quest’ultimo si basa sulla dottrina, sulla parola e i dotti commenti. L’altro sul gesto e il silenzio. Il percorso interiore non è frutto di discussioni dialettiche ma di un’introspezione meditativa in solitudine, cui ho votato quasi interamente la mia vita”.
L'Intervista
20/04/2024, Eremo di Ronzano (BO). Tenzin Wangyal Rinpoche viene intervistato da Cesare Pilati di IBIS Libreria Esoterica di Bologna e tradotto da Andrew Lukianowicz.
Ringraziamenti
Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno cooperato per rendere possibile quest’intervista in memoria della nostra beneamata Grazia Marchianò, ovvero: Tenzin Wangyal Rinpoche, Alessandro Pincin e Ligmincha Italia, Cesare Pilati e IBIS Libreria Esoterica di Bologna, Paolo Roberti di Sarsina e Jamtse Ling – Centro Rimè di Bologna, Andrew Lukianowicz ed i volontari di Ligmincha Austria e dell’Eremo di Ronzano (BO).