Disse di aver dichiarato riguardo se stesso:
“Innanzitutto ho richiesto i voti monastici dal mio maestro e li ho preservati in modo etico e puro. Poi mi sono esercitato nell’ascolto agli insegnamenti, riflettendo sul loro significato autentico così da recidere le radici del dubbio e dell’incertezza. Infine, ho richiesto l’introduzione allo stato naturale della mente ed ho così riconosciuto la mia vera essenza. Tutto questo l’ho ottenuto grazie alla gentilezza e benevolenza del mio maestro.“
Ricevette poi le trasmissioni dei più importanti insegnamenti delle tradizioni dei “tesori” o Terma (gter ma) del suo tempo, inclusi: i terma dei “trovatori di tesori” Tertön (gter ston) Ponse Khyunggo Tsel (dpon gsas khyung rgod rtsal, 1175) e da Jilton Namkha Sonam (dbyil ston nam mkha’ bsod nams) e il nipote del Tertön. I terma du Lungbon Lhanyen (lung bon lha gnyan, b. 1088) dal detentore di lignaggio chiamato Lungbon Tashi Gyaltsen (lung bon bkra shis rgyal mtshan); ed i terma di Maton Soldzin (rma ston srol ‘dzin, 1092) dal lignaggio di Maton Drangsong (rma ston drang srong).
Da Lato Tokden Depa Sherab (la stod rtogs ldan dad pa shes rab) e Zhangton Sonam Rinchen (zhang ston bsod nams rin chen), ricevette le iniziazioni e la lettura delle trasmissioni dalla Trasmissione Orale dello Zhang Zhung (zhang zhung snyan rgyud) e della Trasmissione Esperienziale (nyams rgyud) che diventò la il suo ciclo di pratiche preferito, su cui scrisse perfino un manuale di pratica per la Trasmissione Orale dello Zhangzhung, tutt’oggi largamente utilizzato.
Riguardo i luoghi in cui è stato in ritiro, Gyalwa Yungdrung ha speso molto tempo a Kharne Drak (mkhar sna’i brag) nella regione di Yeru, tanto quanto in altri eremi nel U e nello Tsang. Lì rimase isolato in ritiro, meditando sui principi dello Dzogchen, o Grande Perfezione (rdzogs chen). Si dice che al culmine della sua pratica la saggezza non concettuale (mi rtog ye shes) è sorta spontaneamente durante la sua fase contemplativa e lo purificò dall’attaccamento dualistico, dalle impurità kamiche e dalle elucubrazioni mentali.
Poi fece esperienza di ciò che gli insegnamenti Dzogchen descrivono come “L’Orizzonte della Spontaneamente Perfetta Chiara Luce” (lhun grub ‘od gsal ‘khor yug) durante il quale la sua mente e le visioni si unificarono, diventando indifferenziabili.
E’ detto che in quel preciso istante, lui ottenne la Buddhità nella Vastità della Grande Libertà Primordiale (ye grol chen po’i klong). Ciò significa che realizzò i Tre Corpi (trikaya; sku gsum) come Frutto del Cammino facendo esperienza dell’ irreversibile Grande Beatitudine (bde chen) del Corpo del Dharma o del Bön (bon sku)
Per il resto della sua vita spese il suo tempo a fornire insegnamenti ai fortunati studenti ed a diffonderli nei monasteri e santuari Bönpo nel Ü. Si dice sia trapassato alla giovane età di 48 anni manifestando molti segni miracolosi a testimoniare il livello della sua realizzazione. Le sue ceneri sono conservate in uno stupa nel monastero di Yeru Wensakha.
Tra i suoi numerosi discepoli, alcuni dovrebbero essere menzionati: suo nipote Druton Sonam Gyaltsen (bru ston bsod nams rgyal mtshan) e Drusha Namkha Ozer (bru sha nam mkha’ ‘od zer) che diventò il suo successore in molte linee di trasmissione, in particolare per gli insegnamenti Dzogchen.