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I benefici della meditazione e yoga tibetani nei pazienti oncologici

Negli ultimi decenni sempre più ricerche documentate stanno dimostrando l’avvicinamento che sta avvenendo tra la comunità scientifica e la comunità monastica buddhista. Da millenni, nella cultura tibetana in generale, sia nel Buddhismo, che nella tradizione Bön e nel lignaggio della Medicina Tradizionale Tibetana sono ben note le connessioni tra aree specifiche del cervello e organi/parti del corpo legate a funzionalità di interdipendenza prodotte fin dal primo zigote durante la fase di sviluppo embriologico nel ventre di nostra madre.
E’ anche ben noto che la mente non risieda nel cervello, ma al contrario, ogni parte del corpo, e non solo il cervello, siano parte della mente. Ciò viene ad esempio dimostrato dalle ricerche documentate in merito a persone a cui sono stati amputati per diversi motivi, alcuni arti del corpo, siano mani, gambe o braccia. Essi riescono a sentire la presenza dell’arto fisicamente mancante ed addirittura dichiarano di sentire dolore in una parte del corpo non più presente materialmente ma solamente nella memoria dell’arto stesso. In quest’articolo sono stati tradotti e riassunti i contenuti dei principali studi sul tema presenti in PubMed ed approfonditi attraverso la visione di congressi, corsi di pratica di yoga tibetano Tsa rLung, la pratica delle Cinque Sillabe Seme Guerriere di Guarigione e panel di discussione interdisciplinare tra Scienza e Spiritualità in merito a questo tema specifico.

La Meditazione può essere considerata la medicina della mente? Video estratto dal congresso con il Dr. Alejandro Chaoul-Reich e il Dr. Lorenzo Cohen del 2010

Dal 1999 Geshe Tenzin Wangyal Rinpoche ha collaborato con i Dr. Cohen e Dr. Chaoul nella Ricerca con le pratiche Bön per il malato oncologico, incluso lo yoga tibetano (Tsa Lung Trul Khor) e la più recente meditazione tibetana del suono (di cui il libro: Tibetan Sound Healing by Tenzin Wangyal Rinpoche).

Nel 2013 è stata pubblicata in PubMed una ricerca sugli effetti della Meditazione tibetana del suono della Guarigione (mantra di sillabe specifiche) nei pazienti oncologici con il fine di osservare dei miglioramenti nelle funzioni cognitive del cervello e la salute mentale. Furono pubblicate nel Psycho-Oncology Journal of the Psychological, Social and Behavioral Dimensions of Cancer.

Questo studio randomizzato è stato il frutto della collaborazione tra il Ligmincha Institute e l’università del Texas M.D. Anderson Cancer Center eseguito dal Dr. Alejandro Chaoul-Reich Ph.D, il Dr. Prof. Lorenzo Cohen, e con la collaborazione di Geshe Tenzin Wangyal Rinpoche come consulente.

In questo studio sono stati reclutati 47 pazienti con carcinoma mammario (età media 56,3 anni), che erano stati individuati al I-III stadio della diagnosi, dai 6 ai 60 mesi dopo la chemioterapia e che hanno riportato un deterioramento cognitivo.

Ai partecipanti è stata assegnata a random una doppia sessione settimanale di meditazione tibetana del suono, sia individuale che di gruppo. I partecipanti di entrambe le liste sono stati valutati per le loro funzioni cognitive, attività del pensiero intrusivo, depressione, disturbi del sonno, stanchezza e spiritualità, sia in fase preliminare, sia alla fine di ogni trattamento che dopo un mese dalla fine del trattamento.

Con il test di memoria verbale e di velocità di elaborazione s’è notato che nella pratica di gruppo, le donne hanno eseguito meglio la pratica ed hanno riportato miglioramenti su tutti i requisiti: funzioni cognitive, abilità cognitive, salute mentale, e aumento degli aspetti spirituali (compassione, gentilezza, perdono). In questo studio, insieme ai nomi già citati hanno partecipato anche gli autori dell’articolo di Psico-Oncologia K. Milbury, K. Biegler, A. Spelman, C.A. Meyers, B. Arun, J.L. Palmer e J. Taylor.

Storicamente questo è il primo studio documentato scientificamente che dimostra i benefici della meditazione coadiuvati all’uso di mantra di sillabe di guarigione mirati a migliorare i deficit cognitivi nei pazienti oncologici, pertanto uno studio senza precedenti e rivoluzionario all’interno delle convenzionali metodologie di cura in Occidente.

Questo studio randomizzato e controllato ha quindi rilevato che il programma con la pratica delle Sillabe di guarigione, sembra essere un intervento fattibile e accettabile scientificamente e può essere associato a miglioramenti a breve termine della funzione cognitiva oggettiva e soggettiva, nonché alla salute mentale e alla spiritualità nei pazienti con carcinoma mammario.

“E’ un onore essere in grado di lavorare a questo progetto di collaborazione tra Ligmincha e M.D. Anderson, portando queste antiche pratiche Bön nell’ambiente medico contemporaneo e vedere come queste donne con il cancro sentano dei benefici. Ciò mi dà molta gioia nella mia stessa pratica e voglio ringraziare Tenzin Rinpoche per il suo incrollabile supporto.”
Per secoli i praticanti di meditazione hanno sperimentato direttamente i benefici della pratica meditativa in prevenzione e cura di molte forme di malattia. In Occidente tale ricerca sta crescendo e confermando questi benefici. Ad esempio, il 17 Giugno 2017, in occasione di un congresso presso il Roswell Park Cancer Institute sulla Salute Integrata (Capitolo 2: Workshop per i sopravvissuti al cancro), il Dr. Alejandro Chaoul in chiave di direttore educativo nel Programma di Medicina Integrata presso l’Università del Texas M.D. Anderson ha parlato a 200 sopravvissuti al cancro.

Per poter apprendere le pratiche dello yoga tibetano Tsa rLung è possibile iscriversi al corso online offerto da Ligmincha Leraning con Alejandro Chaoul: “Meditazione, Respiro e Movimento – Tsa rLung Esterno, Interno e Segreto“.

Articolo redatto e curato da Alexander Pincin

1 commento su “I benefici della meditazione e yoga tibetani nei pazienti oncologici”

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